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  • Recupero Dati

    Quando si ha a che fare con macchine come computer, pc, tablet, notebook e via discorrendo si ha sempre a che fare con i dati registrati al loro interno. Che si tratti di documenti importanti o di semplici file per la routine del computer, questi sono sempre immagazzinati all’interno della memoria complessiva della macchina.

    A volte però, per un motivo o per un altro, questi dati vengono compromessi, andando perduti per sempre e cancellati dalla memoria.


    È davvero così che funziona?


    Grazie al recupero dati effettuato da grandi centri assistenza o da esperti dell’informatica, infatti, riportare in vita dei dati persi non è affatto una cosa impossibile ed anzi, risulta essere anche un processo particolarmente noto nell’ambiente, conosciuto come data recovery.


    Nel campo delle indagini giudiziarie, il recovery consiste nel recupero di materiale precedentemente transitato e/o cancellato, su computer di persone sottoposte ad indagini.

    Il data recovery, noto in italiano come semplice “recupero dati”, è un processo di informatica portato avanti da esperti di settore che consiste nel recuperare dei dati immagazzinati nei supporti di memoria delle macchine, creduti ormai perduti. Si tratta di un’operazione che, anche se complessa, risulta essere quasi sempre possibile, anche in presenza di dati criptati.

    Il recupero dati è quindi un importante servizio, in grado di gestire la ricostruzione di dati che sono stati perduti a seguito di un imponente “danno”, che può essere di natura logica che fisica. Più che di “ricostruzione”, sarebbe più opportuno parlare di recupero o ripristino.


    I danni logici sono quelli più comuni quando viene richiesto un procedimento di data recovery. Si tratta di danni derivanti da bug all’interno dell’unità dedita alla memorizzazione stessa. In questi casi, il tecnico informatico interagisce direttamente con il file system, sistemando il danno e recuperando i file.

    In molti casi il danno che comporta la perdita di dati è di tipo logico, cioè è legato al sistema logico di memorizzazione ovvero il file system, ad errori dell'operatore o altro e non comporta un difetto fisico del supporto. Esso continua a funzionare normalmente, può essere riusato, ma i dati non sono più raggiungibili.

    La situazione è diversa per i danni di natura fisica: incendi, esplosioni, fulmini e sbalzi di tensione, cadute molto gravi o qualsiasi altro danno apportato alla macchina rischiano di essere completamente fatali. Quando la macchina è danneggiata in modo grave, qualsiasi intervento di natura digitale rischia di essere infruttuoso.
    Il recupero dati è quindi sì una soluzione ottima, ma di certo non infallibile, in quanto molto della risoluzione dipende dal tipo di danno che ha cancellato i dati. 

    In caso di danno fisico è raro che un intervento software sia risolutivo. Il danno fisico di solito si manifesta con blocchi della lettura, impossibilità completa di accesso al supporto, rumori anomali, bruciatura di componenti. Usualmente, gli interventi volti al recupero non sono alla portata dell'utente comune. Il recupero è possibile in ditte specializzate dotate di attrezzature specifiche e laboratori dotati di ambienti protetti (camera bianca).


    Il recupero dati è possibile su diversi di supporti di memorizzazione a patto che, come abbiamo già visto, il danno non sia estremamente eccessivo. Nel caso di un bug nell’unità di memorizzazione, e quindi dell’eventualità più - semplice, il recupero dati può essere effettuato anche su supporti stock come:

    - Hard Disk di computer fissi, notebook o portatili;
    - Cellulari e Smartphone;
    - Pen-Drive e Pennette USB;
    - Sistemi in Server, NAS e RAID;
    - Schede SD dedicate alla memoria.


    Operando quindi su questi strumenti e sui loro supporti di memoria, il recupero dati si traduce come una sorta di “estrazione” dei dati ancora presenti nel supporto di memorizzazione che, per qualsiasi motivo, risulta guasto e non più utilizzabile.

    I tecnici preposti operano quindi attraverso dei particolari sistemi e programmi gestibili da terminale, in grado di individuare il danno e sistematizzare i dati che sono ancora integri e funzionanti.

    Diverse le cause, spesso legate al tipo di supporto. In quelli rimovibili tipicamente la perdita dei dati può essere causata da estrazione o scollegamento del supporto prima che siano stati effettivamente scritti i dati. Ciò è particolarmente frequente nei dispositivi digitali connessi tramite USB. In questi casi i dati non sono recuperabili in quanto non sono mai pervenuti nel supporto. Stesso dicasi per masterizzazioni di CD o DVD interrotte.

    A seconda del tipo di supporto la casistica e quindi il tipo di intervento differisce. Vanno almeno distinti i seguenti casi e problematiche:


    Supporti a memorizzazione digitale
    Questi supporti hanno la loro principale caratteristica nell'assenza di parti in movimento. I dati vengono registrati in memorie digitali non volatili (flash memory). Sono quindi diffusi problemi nell'elettronica di memorizzazione o di controllo. In questi casi se il chip di memoria è ancora integro i dati possono essere estratti da esso e ricostruiti tramite specifici algoritmi software.

    images?q=tbn:ANd9GcRj7PBsedseUUM5QAODCSPcjnpfxTfiqmaq4w&usqp=CAU

    Supporti a memorizzazione ottica
    Questi supporti vengono letti da un raggio laser che percepisce il dato [binario] (1/0) a seconda della riflessione o non riflessione del raggio in modo inverso al loro processo di scrittura. Ne consegue che la pulizia del dispositivo di lettura e del supporto stesso è fondamentale. La rottura completa del supporto comporta molto spesso l'impossibilità di recupero, per difficoltà di allineamento delle tracce dati. Rotture parziali possono invece consentire il recupero. Graffi profondi possono essere eliminati tramite lucidatura meccanica, ma dipende dallo strato di materiale plastico presente sul fondo del disco, più alto nei dischi originali, meno nei masterizzati.

    Supporti magnetici
    Questi dispositivi memorizzano i dati su un substrato magnetico, in movimento rotatorio o lineare. Ne consegue che è importante preservare i supporti da campi magnetici e mantenere la pulizia dei supporti e dei lettori. Ciò è particolarmente vero nei floppy, ZIP, DAT e cassette in genere. In questi supporti il supporto magnetico non è in un contenitore sigillato e a lungo andare particelle di polvere possono penetrare alterando e degradando le caratteristiche magnetiche. Questi supporti sono anche molto sensibili alle condizioni di conservazione, ed alte temperature, esposizione diretta alla luce solare, campi magnetici (schermi video, telefonini e simili) possono modificare il supporto ed impedire la corretta lettura dei dati. In questi casi, oltre alla pulizia del supporto e del lettore, l'utente comune può fare poco altro.

    Discorso a parte meritano i dischi rigidi (detti anche hard disk); questi memorizzano i dati su uno o più piatti magnetici racchiusi in un contenitore metallico in cui l'aria presente viene altamente filtrata. I dati vengono letti e scritti sui piatti in rotazione da testine magnetiche che operano sulle due facce dei piatti, volando a pochi nanometri dalla superficie. Il tutto è comandato da un'elettronica di controllo. Va da sé che un disco rigido rappresenta il supporto più complesso, ed anche quello con più grande capacità di memorizzazione, giunta a 6 TB per supporto. Il danno fisico e conseguente perdita di dati può manifestarsi a carico dei suoi vari componenti e quindi:

    Problemi all'elettronica di comando, comprendente CPU, driver del motore, logica di lettura dei dati, preamplificazione dei segnali provenienti dalle testine, attuatore del movimento del braccio di lettura.

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    Problemi nel firmware presente nell'elettronica di comando (ROM) e/o nel disco stesso.

    Problemi nelle testine di lettura e/o nel braccio di lettura.

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    Problemi nel motore di rotazione dei piatti

    Problemi nei piatti magnetici, decadimento o alterazione (graffi, righe) degli stessi

    Per effettuare il recupero dati è necessario rimettere il disco rigido in condizione di funzionare anche momentaneamente. Ciò può essere ottenuto mediante la riparazione o sostituzione di alcuni componenti (elettronica, motore, testine), la riprogrammazione e correzione del firmware disco che “accoppia” card elettronica al disco. L'apertura del contenitore dei piatti deve essere effettuata in ambiente controllato (camera bianca) per impedire che particelle di polvere o altri contaminanti danneggino la superficie magnetica. La manipolazione dei piatti deve inoltre impedire che l'orientamento angolare tra piatti e motore e tra i piatti stessi vari anche di pochi micron, pena la perdita definitiva dei dati, che vengono memorizzati sequenzialmente sui vari piatti.

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    Ne consegue che il recupero dei dati può essere effettuato solo da personale competente o ditte specializzate che posseggano un'adeguata attrezzatura elettronica, strumenti meccanici di alta precisione, hardware e software dedicato per la riprogrammazione del firmware ed il pilotaggio dei dischi in “factory mode”, un ambiente che permetta la lavorazione all'interno dei dischi senza contaminazione di agenti esterni.

    Hai un problema con uno di questi dispositivi?

    MrDisk è un Laboratorio Specializzato nel Data Recovery dotato di tutta la strumentazione necessaria per consentire il ripristino dei dati persi da qualsiasi tipologia di caso ci venga presentato.

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    Nei nostri laboratori operano solamente tecnici specializzati e con anni di esperienza nel campo del recupero dati professionale, al fine di offrire ai nostri clienti il miglior servizio possibile.

     

    Alcune caratteristiche importanti:

    • Possibilità di avere un tecnico dedicato al proprio caso
    • Costante attività di ricerca e sviluppo
    • Tecnici specializzati su singoli supporti o brand
    • Possibilità di interventi anche estremi in camera bianca
    • Possibilità di stato avanzamento in tempo reale

     

    E’ possibile il totale recupero dati nei seguenti casi:

    • Danno logico (software): in cui il supporto venga ancora riconosciuto dal BIOS del sistema.
    • Danno fisico, sia elettrico che elettronico o meccanico (hardware): in cui il supporto venga o non venga più riconosciuto dal BIOS.

     

    Il procedimento del recupero dati in camera bianca si suddivide in due fasi: la fase di diagnosi e la procedura di recupero dati.

    Il cliente viene costantemente informato sullo stato del recupero dati.

     

    Richiedi un'analisi gratuita cliccando sulla pagina contattaci!

  • Perizie e Consulenze

    Il laboratorio offre consulenze e perizie in tribunali amministrativi, civili e penali per l'analisi e l'estrazione di dati dai seguenti dispositivi:

    - hard disk (sata, ide, pata, sas, usb);

    - SSD di qualsiasi dimensione e formato;

    - NVMe di qualsiasi dimensione e formato;

    - Smartphone e cellulari;

    - Schede di memoria (SD, microSD, Compact Flash, etc.);

    - Macchine fotografiche;

    - DVR per la videosorveglianza;

    Il laboratorio è fornito delle migliori attrezzature per l'elaborazione di copie forensi (es. Cellebrite, DVD Examiner, MRT, etc. ) e fornisce elaborati e perizie specifiche e dettagliate per l'utilizzo in tribunale.

    Chi è il CTP

    La guida al ruolo del Consulente Tecnico di Parte

    Quando per la risoluzione di un processo civile o penale è necessaria una perizia tecnica che faccia chiarezza su uno o più quesiti oggetto di disputa, il Giudice nomina un CTU, ovvero un Consulente Tecnico d'Ufficio affidandogli l'incarico di condurre le operazioni peritali e formulare una risposta. La relazione redatta dal consulente tecnico nominato, dunque, avrà un peso determinante e su essa si baserà la decisione finale del giudice. Le parti interessate, tuttavia, possono a loro volta nominare un perito con lo scopo di affiancare il CTU e redigere, a sua volta, delle perizie. In questi casi, il perito tecnico, prende il nome di CTU. 

    CTP: cos'è?

    Chiariamo subito che, con l'acronimo CTP, ha un duplice significato.

    Esso, infatti indica:

    • il consulente tecnico di parte, ovvero il professionista ingaggiato dalle parti;
    • la consulenza tecnica di parte, ovvero la perizia svolta da quest'ultimo.

    Si tratta di una figura che svolge un ruolo analogo al CTU, ma a differenza del primo che è tenuto all'imparzialità, le perizie del CTP e le sue valutazioni sono finalizzate ad avvalorare la posizione della parte che esso rappresenta. Stando a quanto detto possiamo affermare che il CTU è una sorta di "difensore tecnico" della parte.

    Come si nomina un Consulente Tecnico di Parte?

    La possibilità di nominare un CTP è stabilita dall'articolo 201 del Codice di Procedura Civile il quale stabilisce che, con il medesimo provvedimento con cui nomina del Consulente Tecnico d'Ufficio, il giudice attribuisce alle parti la facoltà di designare un loro Consulente CTP, indicando i termini entro cui effettuare la nomina. Questo porta ad una prima precisazione: la nomina del CTP può essere effettuata solo se il Giudice ha nominato il suo CTU.

    Chi sceglie il CTP è, dunque, la parte interessata che, tramite il proprio avvocato, presenta al giudice la dichiarazione di nomina del CTP, all'interno della quale devono essere presenti 2 elementi fondamentali:

    • il nome del professionista scelto;
    • il recapito del professionista scelto.

    Specifichiamo che la nomina, per risultare efficace, deve essere presentata in Cancelleria entro i termini previsti. Eventuali dichiarazioni che non rispettano questo requisito verranno considerate nulle. Il cancelliere si servirà dei dati contenuti nella dichiarazione per dare tempestive comunicazioni al CTP delle indagini predisposte dal CTU, affinchè egli possa prendervi a sua volta parte secondo quanto stabilito dagli artt. 194 e 201 del c.p.c..
    Inoltre, puntualizziamo che nominare un CTP non è obbligatorio.

    Quanti CTP si possono nominare?

    La domanda è più che lecita e trova risposta nell'articolo 225 del Codice di Procedura Penale, il quale attribuisce a ciascuna delle parti la facoltà di nominare il proprio consulente in numero non superiore a quello dei CTU. Ciò vuol dire che, se il giudice procede alla nomina di un Consulente Tecnico d'Ufficio per la risoluzione di un quesito, ognuna delle due parti potrà nominare un solo CTP. In casi più complessi in cui il giudice richieda la presenza di più CTU per rispondere a quesiti tecnici di natura diversa, ciascuna delle parti avrà facoltà di nominare altrettanti CTP.

    Chi può svolgere il ruolo di CTP?

    A differenza dal CTU che deve essere un professionista iscritto in appositi albi tenuti presso il tribunale, non esiste alcun albo dei CTP. Oltre a questo, per il Consulente Tecnico di Parte non è obbligatorio essere iscritto ad un albo professionale, anche un professionista regolarmente iscritto al proprio albo di riferimento, agli occhi del giudice, avrà maggiore credibilità. Non essendo un soggetto che opera sotto giuramento di imparzialità, per la nomina del CTP vengono a mancare le incompatibilità previste per il CTU, ciò vuol dire che a svolgere il ruolo di consulente di parte può essere anche un parente o un conoscente della parte interessata o, addirittura, la parte stessa.


    Quali sono i compiti del CTP?

    Il ruolo del CTP è sostenere la parte che lo ha nominato e difendere i suoi interessi tramite le proprie deduzioni tecniche. Tra le mansioni richieste al Consulente Tecnico della parte rientrano:


    assistere alle operazioni peritali svolte dal CTU, ai sensi dell'articolo 194;partecipare all'udienza e alla camera di consiglio ogni volta che interviene il CTU;intervenire sulle perizie e le indagini tecniche svolte dal CTU fornendo le sue osservazioni;limitare le sue osservazioni al campo di indagine stabilito dal Giudice per il CTU.Le osservazioni che il CTP avanza in fase di udienza verranno trascritte nel relativo verbale, invece, le osservazioni in esito alle indagini del CTU verranno inserite nella perizia del CTU, ma faranno anche parte di un'apposita relazione a cura del Consulente di parte: la CTP di cui si parlava in apertura. Di conseguenza, pur non avendo valore probatorio, la documentazione la relazione del CTP diventerà parte integrale della documentazione prodotta dalla parte che egli rappresenta.


    Quanto viene pagato un CTP e da chi?

    Concludiamo il nostro articolo parlando del compenso del CTP, vediamo nello specifico chi deve pagarlo e a quanto può ammontare il costo della sua perizia. Per quanto riguarda la prima domanda, a pagare il CTP è sempre la parte che lo nomina la quale tuttavia, in caso di vittoria, potrà recuperare il costo della consulenza in quanto essa rientra tra le cosiddette "spese di causa". La cifra da corrispondere al professionista varia in base alle relative tariffe professionali, in ogni caso, a decidere quale sia il giusto compenso è il Giudice.

    Specifichiamo che il CTP ha diritto di ricevere pagamento anche nel caso in cui la parte che lo ha nominato perda la causa.

    1.png(fase di rilevamento del modello di smartphone da acquisire)
    4.png(analisi dei contenuti della memoria estratta)
    4.png(elenco cronologico dei dati registrati, con grafico temporale di utilizzo)
    3.png(dettaglio cavetteria)
    2.png(dettaglio cavetteria disponibile)
    Per informazioni e costi puoi contattarci utilizzando l'apposito modulo di contatto.

  • Cancellazione Sicura

    Cancellare un file da un supporto di memoria non significa eliminarlo in maniera definitiva, così come non è sufficiente riformattare il disco per eliminare i dati al suo interno. E’ necessario avvalersi di sistemi di rimozione certificata dei dati conformi agli standard europei di sanificazione, per rimuovere in modo permanente i dati nel rispetto della loro privacy e dei diritti riconosciuti dal Regolamento europeo agli interessati quali il diritto all’oblio e il diritto all’accesso ai dati personali.

    Disco-duro-errores.jpg

    Cancellazione certificata: i riferimenti normativi nel GDPR

    La cancellazione sicura e certificata dei dati, come detto, è un obbligo di legge derivante dalle previsioni del GDPR. In particolare afferisce all'art. 17 del Regolamento, ma non solo.

    L'art 4 del GDPR:

    che include, nella definizione di trattamento dei dati, sia la cancellazione che la distruzione dei dati;

    L'art 5 del GDPR:

    che specifica che i dati devono essere conservati soltanto per il periodo di tempo necessario a conseguire la finalità del trattamento in essere. Ne consegue che, terminato il congruo arco di tempo, i dati debbono essere cancellati;

    L'art 17 del GDPR:

    che norma il diritto all'oblio. Vi si legge esplicitamente

    Un aspetto tecnico: la differenza tra formattazione e cancellazione definitiva dei dati

    C'è qui un aspetto tecnico importante da chiarire: la formattazione non garantisce la cancellazione definitiva dei dati. Tramite specifici strumenti, infatti, è possibile recuperare i dati che erano presenti sul dispositivo prima della formattazione dello stesso. Ugualmente, sovrascrivere una memoria di massa non impedisce di recuperare i dati che vi erano presenti in precedenza.

    Ecco perché si rende necessaria la cancellazione certificata:

    - perché, tramite l'uso di specifici strumenti, è definitiva;

    - grazie alla certificazione il procedimento di cancellazione è dimostrabile.

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    Cancellazione certificata: come si effettua…

    La procedura cambia in base al tipo di supporto sul quale viene effettuata; nello specifico:

    1) Hard Disk, Penne USB

    Ai fini della cancellazione sicura dei dati contenuti in Hard Disk e Penne USB non è sufficiente la formattazione, bensì si rende necessario effettuare un processo di wiping che consenta la sovrascrittura casuale di una serie di bit sull’unità o, in casi estremi, bisogna procedere con la distruzione del supporto.

    2) CD, DVD, Blu-ray

    Ai fini della cancellazione sicura dei dati su CD, DVD, e Blu-ray non è sufficiente la formattazione, bensì si rende indispensabile avvalersi della tecnica del degaussing, ovvero la procedura di smagnetizzazione del supporto. In casi estremi, bisogna invece necessario procedere con la distruzione del supporto.

    3) Dischi virtuali e Cloud

    L’unico modo è richiedere al fornitore un certificato di eliminazione dei dati secondo procedure standardizzate ISO27001 e ISO27040. Esistono procedure integrate di wiping inserite nei firmware da parte del fornitore dello storage o applicativi avanzati per distruggere file e cartelle senza possibilità di recupero, così come software per cancellare intere LUN della SAN,

    4) Archivi cartacei

    Ai sensi del Regolamento (UE) 679/2006 è necessario dotarsi di un distruggi documenti, per poter eliminare in modo permanente i dati riportati nei documenti degli archivi cartacei.

    Per quanto riguarda i supporti di memorizzazione ti invitiamo a visualizzare la nostra procedura di cancellazione a norma di legge.

    Hai un problema con il tuo dispositivo?

    MrDisk è un Laboratorio Specializzato nel Data Recovery dotato di tutta la strumentazione necessaria per consentire il ripristino dei dati persi da qualsiasi tipologia di caso ci venga presentato.

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    Alcune caratteristiche importanti:

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    • Costante attività di ricerca e sviluppo
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    E’ possibile il totale recupero dati nei seguenti casi:

    • Danno logico (software): in cui il supporto venga ancora riconosciuto dal BIOS del sistema.
    • Danno fisico, sia elettrico che elettronico o meccanico (hardware): in cui il supporto venga o non venga più riconosciuto dal BIOS.

     

    Il procedimento del recupero dati in camera bianca si suddivide in due fasi: la fase di diagnosi e la procedura di recupero dati.

    Il cliente viene costantemente informato sullo stato del recupero dati.

     

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  • Listino Servizi

    La redazione di un preventivo può essere stilata dai nostri tecnici solo al termine di un'analisi preliminare del dispositivo da analizzare.

    LISTINO SERVIZI RECUPERO DATI

    I costi del servizio di recupero dati dipendono principalmente:

    - dal tipo di dispositivo (hard disk, chiavetta usb, microusb, etc.);

    - dal modello e dalla capacità del dispositivo (un hard disk da 8 tb richiede tempi più lunghi per la risoluzione del problema o per la compilazione di una copia fisica rispetto ad un hard disk da 320 gb);

    - dal tipo di problema (elettrico, logico, firmware, fisico);

    - dai tempi necessari per il ripristino;

    - dal costo di eventuali ricambi necessari per la riparazione (dipendono dal modello del dispositivo da riparare);

    - dall'attivazione di servizi d'intervento in urgenza (se richiesto dal cliente);

    - dalla fornitura o meno di un hard disk (o chiavetta) per la restituzione dei dati recuperati (in alternativa sarà fornito un hard disk dal laboratorio).

    LISTINO ESTRAZIONI ED ANALISI FORENSI

    I costi del servizio di estrazione ed analisi forense dipendono principalmente:

    - dal tipo di dispositivo (hard disk, chiavetta usb, microusb, etc.);

    - dal modello e dalla capacità del dispositivo (un hard disk da 8 tb richiede tempi più lunghi per la risoluzione del problema o per la compilazione di una copia fisica rispetto ad un hard disk da 320 gb);

    - dal tipo di situazione operativa;

    - dai tempi necessari per l'elaborazione delle copie e delle analisi, ovvero per la stesura della perizia (se richiesta);

    - dal numero di dispositivi da estrarre/analizzare;

    - dall'attivazione di servizi d'intervento in urgenza (se richiesto dal cliente);

    - dalla fornitura o meno di un hard disk (o chiavetta) per la restituzione dei dati recuperati (in alternativa sarà fornito un hard disk dal laboratorio).

    LISTINO INGEGNERIA DIGITALE

    I costi del servizio di ingegneria digitale per lo sblocco di dispositivi o la ricerca di password e codici dipendono principalmente:

    - dal tipo di dispositivo (hard disk, chiavetta usb, microusb, etc.);

    - dal modello e dalla capacità del dispositivo (un hard disk da 8 tb richiede tempi più lunghi per la risoluzione del problema o per la compilazione di una copia fisica rispetto ad un hard disk da 320 gb);

    - dal tipo di situazione operativa;

    - dai tempi necessari per l'elaborazione delle copie e delle analisi, ovvero per la stesura della perizia (se richiesta);

    - dal numero di dispositivi da estrarre/analizzare;

    - dall'attivazione di servizi d'intervento in urgenza (se richiesto dal cliente);

    - dalla fornitura o meno di un hard disk (o chiavetta) per la restituzione dei dati recuperati (in alternativa sarà fornito un hard disk dal laboratorio).

    LISTINO SERVIZIO CANCELLAZIONI SICURE

    I costi del servizio di cancellazione sicura di dati da dispositivi di archiviazione dipendono principalmente:

    - dal numero di dispositivi da cancellare;

    - dall'attivazione di servizi d'intervento in urgenza (se richiesto dal cliente).

    Per qualsiasi esigenza ti invitiamo a contattarci.

  • Ricambi HD

    Benvenuto sul nostro MarketPlace dove potrei trovare i ricambi per HardDisk:

    - schede elettroniche (PCB);

    - donatori testine;

    - Pacchetti Firmware per PC3000 o MRT;

    - toolkit 3D stampabili per l'estrazione delle testine.

    Iscriviti per concludere l'acquisto con successo!

    firmware

    Quando non si tratta di un problema meccanico o elettronico, molto probabilmente la causa del guasto del nostro disco sarà relativa al firmware interno. In realtà è' una delle situazioni più frequenti (statisticamente) che troviamo a dover gestire. 

    Prima di tutto occorre comprendere che un hard disk (sia magnetico che ssd) necessita, per un funzionamento preciso e senza errori, di una serie di istruzioni informatiche che hanno come funzione quella di gestire tutta una lunga serie di processi, oltre a quelle classiche di lettura e scrittura delle informazioni scritte sui piatti magnetici (es. avvio, verifica della rotazione dei piatti, verifica del funzionamento delle testine, registrazione di eventi, spegnimento, configurazione di allineamento delle testine, etc.).

    Il firmware di un hard disk lo possiamo immaginare come un vero e proprio sistema operativo, composto essenzialmente da file (chiamati in gergo "moduli"). Ogni casa costruttrice (SeagateWestern DigitalToshibaSamsung, etc.) adotta modi diversi di scrivere i moduli e registrarli sul disco.

    Il firmware è scritto in gran parte sul disco (moduli), in una zona dedicata ed esclusiva (l'utente normale non può accedervi) chiamata "service area", che si differenzia dall'user data dove invece sono memorizzati i dati dell'utente. Per poter accedere al service area (SA) occorrono delle attrezzature speciali specifiche per il recupero dati, l'esecuzione di tentativi maldestri da parte dell'utente non fanno altro che peggiorare la situazione e ridurre le percentuali di successo di un eventuale tentativo successivo di recupero professionale.

    images_mrt.jpg

    In alcuni casi esistono più copie del firmware gestite dalle testine (es. per i western digital parleremo di "copia 0" per la "testina n.0" e "copia 1 per la "testina n.1", per i seagate parleremo di "volumi", etc.), quindi anche la marca del disco richiede tecniche differenziate di risoluzione ed i costi possono leggermente differenziarsi.

    Quando il firmware è corrotto, il risultato classico che possiamo osservare è che il disco non viene identificato dal PC, anche se apparentemente non mostra sintomi di malfunzionamento. Infatti nel 99% dei casi non si sentono ticchettii, il motore gira regolarmente, si sentono i rumori classici della testina che esegue delle operazioni di allineamento sul disco ma senza ticchettare. In altri casi, soprattutto con i seagate, il disco viene identificato ma con capacità diversa da quella reale o addirittura con capacità pari a 0 GB, oppure quando si cerca di inizializzare il disco si ricevono dal sistema operativo dei messaggi di errore (es. errore di ridondanza, impossibile inizializzare o formattare).

    Anche se molto grave, questo problema può essere risolto. Nella quasi totalità dei casi è possibile accedere nuovamente all'user data e procedere al salvataggio dei dati.

    I pacchetti firmware estratti dai dischi non contengono informazioni relative al suo utilizzatore ma solo il contenuto del service area. Alcuni pacchetti contengono anche la copia delle tracce e della Rom originale, i file system e gli estratti della Ram, copie virtuali utili per la risoluzione dei problemi con apparecchiature speciali della AceLab, MRT, SalvationData ed simili.

    Ricapitolando, i sintomi classici di un errore firmware sono i seguenti:

    - il disco sembra funzionare regolarmente (si avvia, non si sentono ticchettii) ma non viene identificato dal PC;

    - il disco viene identificato con una capacità di memorizzazione errata (non si sentono ticchettii);

    - quando viene identificato, il sistema operativo restituisce un errore di ridondanza (non si sentono ticchettii);

    - dopo l'identificazione non è possibile accedere ai dati (non si sentono ticchettii).

    La risoluzione di questo tipo di problema richiede apparecchiature speciali e professionali e tecnici specializzati, pertanto si consiglia l'acquisto dei pacchetti solo a tecnici di recupero dati e possessori di attrezzature specifiche.

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    • Danno logico (software): in cui il supporto venga ancora riconosciuto dal BIOS del sistema.
    • Danno fisico, sia elettrico che elettronico o meccanico (hardware): in cui il supporto venga o non venga più riconosciuto dal BIOS.

     

    Il procedimento del recupero dati in camera bianca si suddivide in due fasi: la fase di diagnosi e la procedura di recupero dati.

    Il cliente viene costantemente informato sullo stato del recupero dati.

     

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